Sdraiati guardando in su, alla scoperta delle torri
Il Gargano non è solo mare.
Lo sa anche chi, sdraiato comodamente a prendere il sole, alza gli occhi sul Promontorio ed avvista torri e costruzioni che si ergono maestose.
Sono monumenti incantevoli che contribuiscono a rendere la costa garganica davvero unica.
A distanza di secoli alcune torri sono rimaste integre, mantenendo nomi curiosi e caratteristici: Torre di Monte Barone, Torre Saracena, Torre di Monte Saracino a Mattinata; Torre di Portogreco, Torre San Felice, Torre di Porto Nuovo, Torre Gattarella, Torre di Molinella, Torre di Porticello a Vieste; Torre di Calalunga, Torre Gusmay, Torre di Sfinale, Torre di Monte Pucci a Peschici; Torre dei Preposti a S. Menaio; Torre di Varano a Ischitella; Torre Calarossa e Torre Mileto a San Nicandro Garganico; Torre Scampamorte e Torre Fortore a Lesina.
Costruite per scopi difensivi, perché la costa è sempre stata oggetto di invasioni dal mare da parte di Greci, Bizantini, Slavi e Albanesi, le torri oggi arricchiscono il territorio e diventano elementi di orientamento per il turista-viaggiatore.
La maggior parte di queste torri ha pianta pentagonale o quadrata, arriva fino a 20 metri di altezza ed ha murature molto spesse (circa tre metri); all’interno ci sono due o tre piani: sotto i magazzini, poi gli alloggi e in alto l’armeria.
Da ogni torre era possibile non solo controllare il mare, ma anche comunicare con le torri adiacenti, per inviare messaggi o richieste di soccorso attraverso segnali luminosi o di fumo.
Per chi volesse percorrere la costa garganica andando alla scoperta delle torri un aiuto arriva dal volume di Romano Starace ‘Torri costiere della Capitanata’ e dagli scritti di Carlo Gambacorta ‘Visita delle Torri di Capitanata nel mese di dicembre 1594’.