Con la fine dell’estate ti aspetti un po’ di fresco, ma non sempre ci si sofferma sui colori particolari, le tradizioni e le attività che tanti meravigliosi luoghi del nostro paese offrono. Tra questi luoghi c’è sicuramente il Gargano in autunno perché tra mare e verde questa stagione in Puglia diventa tutta da scoprire. Tra stradine vuote, bar chiusi e ombrelloni tolti dalla spiaggia, la lentezza e la serenità lasciano alle spalle lo stress della quotidianità. Il Gargano, diventa così, il luogo incantato da visitare in autunno lontano dal caos estivo. Ecco 7 cose che ti consiglio di fare nel Gargano in autunno:
Mi viene spontaneo sorridere nel ripensare ad una particolarità del Gargano: il trenino che percorre Foggia fino a Peschici. Si tratta di un treno mono-vagone con singola rotaia, un po’ stile luna park, che attraversa delle vigne i cui colori autunnali sono talmente particolari da non riuscire a distrarsi durante il viaggio in vagone. Inoltre tali colori si sposano al rosa del cielo autunnale, diventando un paesaggio in movimento che non può fare altro che togliere il fiato.
Di certo in questo piccolo tour non puoi dimenticare Vieste. Punta meravigliosa del Gargano con un centro storico ricco di leggende ed un’affacciata al mare che toglie ogni pensiero superfluo perhé rapisce. Spesso mi è capitato di perdermi in prossimità del Pizzomunno. Ti stai chiedendo cosa sia? Bene, altro non è che un monolite bianco che fronteggia la parete rocciosa a picco sul mare e che, secondo il mito del luogo, si dice fosse un pescatore pietrificatosi dal dolore per la morte della sua amata.
Secondo alcuni storici locali i trabucchi di Peschici potrebbero risalire all’epoca dei Fenici. Sai che i trabucchi sono delle costruzioni da pesca realizzate interamente in legno e che, oggi, molti sono ancora funzionanti. A Peschici non puoi perderti queste meraviglie antiche che si mescolano al moderno e contemporaneo su una costa di mare del nostro Paese praticamente famosa in tutto il mondo. Pali conficcati nella roccia, funi e carrucole trattengono le reti che vengono lasciate in acqua proprio per far cadere come in un trabocchetto i pesci. Basti pensare che il sistema dei trabucchi è riconosciuto come opera di tutela perché considerati tesori dell’intera area costiera del Gargano.
Ami la natura come me? Non puoi assolutamente perderti lo spettacolo che il Gargano in autunno offre proprio grazie al clima più fresco e umido. Tra i laghi e le lagune, infatti, puoi ammirare gli uccelli svernanti sulle rive: cormorani, moriglioni, anatre, germani e tanti altri ancora che si spostano dal nord. Verso il Lago Varano preferisco, invece, escursioni in kayak, canoa e sandalo, un’imbarcazione tipica della zona. Accompagnato da esperti del luogo ti consiglio di non perderti del sano trekking unito alla raccolta di funghi e castagne.
Nulla togliendo alla natura ed ai paesaggi, non bisogna dimenticare che il Gargano offre tanta storia medievale da riscoprire attraverso la visita dei numerosi castelli federiciani presenti nel territorio. Federico II era talmente innamorato della Puglia che ha costruito interi quartieri medievali in cui predominano ancora questi castelli: Monte Sant’Angelo, Manfredonia e la stessa Vieste. Mura imponenti e reperti preziosi testimoniano secoli di storia passata.
Una volta visitati i borghi come Vieste, effettuate escursioni nella natura e rivissuti gli anni medievali nei castelli, non dimenticarti dei sapori gastronomici che il Gargano in autunno offre ai turisti. Consiglio sempre, infatti il percorso eno-gastronomico che parte dai paesini più entroterra del Gargano e permette di assaggiare bontà locali come le “paposce“, focacce schiacciate e farcite di tutto, oppure le fave e i legumi di Carpino che vengono accompagnati da cipolla e peperoncino. Indimenticabile per me, il pane di Monte Sant’Angelo.
Come ogni luogo in cui si mescolano storia e tradizioni, il Gargano in autunno non rinuncia a feste e sagre. Immancabili nei tuoi programmi la festa della raccolta delle olive e quella della paranza. La prima si svolge a Carpino ed i partecipanti, protagonisti della festa, alternano momenti di raccolta, di merenda naturale e di risate fino ad arrivare al frantoio dove assisteranno alla molitura. La festa della paranza, invece, si tiene a Lesina e prevede un menu gastronomico basato sui pesci di lago: latterini, gamberetti e anguille, sapientemente fritti e salati.
Photo credit: 1) Vieste => Flickrhivemind.net 2) Pizzomunno => Gabriele Ravanetti 3) Lago di Varano => Federico Filipponi 4) Le fave di Carpino => GarganoEventi.it