Andare a pesca sul Lago di Varano
Sulla costa nord del Gargano, scavato nella massa calcarea tra il promontorio di Monte d’Elio e la punta di Rodi Garganico, si trova il Lago di Varano, caratterizzato da una forma vagamente trapezoidale. A nord è separato dal mare da una strettissima linea di terra chiamata “isola”, lunga circa 10 km e larga 1 km, coperta prevalentemente da pini ed eucalipti.
Il lago è alimentato da due sorgenti sotterranee e comunica con il mare attraverso due canali, la foce di Varano e quella di Capoiale.
Il Lago di Varano, utilizzato nel corso della prima guerra mondiale come base per sommergibili e idrovolanti, è sempre stato importante per l’economia dei paesi limitrofi, sia per il turismo che per la pesca.
Quest’ultima è, infatti, da sempre molto praticata.
Una delle specialità è la pesca delle vongole e delle cozze, grandi come in nessun altro luogo.
La foce di Capoiale è anche il punto di migrazione di grossi esemplari di spigole, durante il periodo invernale, ma anche zona di transito per orate e cefali che migrano dal mare per entrare nel lago di Varano, con le sue acque salmastre e placide durante tutti i mesi dell’anno. I due moli, uno lungo quasi un chilometro e l’altro circa settecento metri, costituiscono importanti zone di pesca.
Nella pineta ed anche nel bosco di eucalipti c’è la possibilità di campeggiare e comunque di fermarsi a riposare e a mangiare.
Chi invece vuole giungere fino al mare, non ha che da compiere i circa 200 metri tra gli alberi.
L’acqua della Laguna di Varano è sempre freschissima perché alimentata anche da sorgenti sotterranee..
In questa piccola striscia di terra fra il lago e il mare il tempo sembra essersi fermato, si vedono barche a remi, pastori con abiti semplici e pescatori che usano nasse di vimini e fiocine di ferro.
Per ulteriori dettagli sulle tecniche di pesca: http://www.pescareonline.it/archivio/2008_itinerari/Gargano_Sapore_Puglia.htm